venerdì 13 dicembre 2013

Screen Actors Guild Awards, i nominati reagiscono alle candidature: guarda la gallery

Sono usciti i nomi dei candidati ai premi assegnati dal sindacato degli attori: ecco come hanno reagito i nominati$j=jQuery.noConflict();$j(document).ready(function($){var $condividi=$('.condividi');$condividi.css({display:'inline'});}); Screen Actors Guild Awards, i nominati reagiscono alle candidature: guarda la gallery

Tra le decine di premi grandi e piccoli che vengono assegnati durante la lunga vigilia degli Oscar, i SAG sono tra i più attesi, quelli a cui attori e attrici tengono particolarmente: essendo assegnati dalla Screen Actors Guild, il principale sindacato di categoria americano, sono un riconoscimento non solo della qualità delle opere in concorso, ma anche, soprattutto, del talento di chi quelle storie le porta sul grande schermo. Insomma: è sempre bello essere premiati – o quantomeno presi in considerazione – dai colleghi.

Proprio ieri sono state rese pubbliche le nomination per i SAG Awards 2014, e oggi vi presentiamo, nella gallery sottostante, tutte le reazioni (di gioia, tendenzialmente) di attori e attrici nominati quest’anno. I volti sono quelli noti, e che tra l’altro ci dovremo aspettare di vedere in prima anche alla prossima Notte degli Oscar: godetevi la carrellata, perché oggi i grandi di Hollywood stanno (quasi) tutti qui.

Fonte: Variety

Foto: Getty Images


View the original article here

Si torna al college con Jonah Hill e Channing Tatum nel primo video dietro le quinte di 22 Jump Street

Proseguono le riprese della pellicola che vede tornare in azione i due agenti di polizia Schmidt e Jenko$j=jQuery.noConflict();$j(document).ready(function($){var $condividi=$('.condividi');$condividi.css({display:'inline'});}); Si torna al college con Jonah Hill e Channing Tatum nel primo video dietro le quinte di 22 Jump Street

Dopo avervi svelato la trama ufficiale del film, oggi torniamo a parlare di 22 Jump Street, sequel della fortunata commedia del 2012 21 Jump Street. Questa volta, grazie a Yahoo e al suo video dietro le quinte, siamo in grado di tornare al college insieme ai due agenti di polizia Schmidt e Jenko, interpretati rispettivamente da Jonah Hill e Channing Tatum, che dopo la loro esperienza nella scuola superiore, dovranno andare sotto copertura in un college. Ma quando Jenko incontra uno spirito affine nella squadra di football, e Schmidt si infiltra nella scena principale di uno spettacolo bohemien, i due ragazzi cominciano a mettere in discussione la loro partnership. Ora non devono solamente risolvere il caso, ma devono capire se possono arrivare ad avere un rapporto maturo.

Qui sotto il nuovo video dietro le quinte:


View the original article here

Transcendence, lo scienziato Johnny Depp nelle prime immagini ufficiali dello sci-fi

Il film è diretto da Wally Pfister, storico direttore della fotografia di Christopher Nolan$j=jQuery.noConflict();$j(document).ready(function($){var $condividi=$('.condividi');$condividi.css({display:'inline'});}); Transcendence, lo scienziato Johnny Depp nelle prime immagini ufficiali dello sci-fi

Transcendence, film che sancisce la prima volta alla regia di Wally Pfister, direttore della fotografia dei capolavori di Christopher Nolan, comincia piano piano a mostrarsi al suo pubblico. Dopo avervi raccontato in anteprima mondiale una lunga clip  vista alle Giornate professionali di Sorrento, oggi sono state rilasciate le prime immagini ufficiali dello sci-fi che vede protagonisti Johnny Depp, Rebecca Hall, Cillian Murphy e Morgan Freeman . La storia racconta di uno scienziato, tale dottor Will Caster (Depp), esperto di intelligenze artificiali che verrà criticato (anche dai suoi stessi cari e amici) per i suoi metodi. Verrà preso di mira da chi, contrariamente a lui, non vede di buon occhio la tecnologia. Il film uscirà in Italia il 18 aprile, distribuito da 01 Distribution.

Qui sotto la gallery con le nuove immagini:

Fonte: Entertainment Weekly


View the original article here

giovedì 12 dicembre 2013

Dopo Hobbit e draghi, Peter Jackson dirigerà il sequel di Tintin. Produce Steven Spielberg

Una volta conclusa la trilogia fantasy, i due registi torneranno sul secondo capitolo della saga tratta dalla serie a fumetti belga$j=jQuery.noConflict();$j(document).ready(function($){var $condividi=$('.condividi');$condividi.css({display:'inline'});}); Dopo Hobbit e draghi, Peter Jackson dirigerà il sequel di Tintin. Produce Steven Spielberg

Nel 2011, Steven Spielberg diresse Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno, adattamento della serie a fumetti belga con protagonista il giovane reporter. A produrre c’era Peter Jackson e ora i ruoli sono destinati a scambiarsi. Durante la premiére europea di Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (che esce oggi nei cinema italiani), il regista ha confessato che si metterà al lavoro sul sequel di Tintin una volta terminata la trilogia prequel di Il Signore degli Anelli. Il terzo e conclusivo capitolo, Lo Hobbit: Racconto di un ritorno, uscirà esattamente tra un anno in Italia (anche se la data potrebbe benissimo cambiare), e dal momento che Tintin sarà girato in performance capture, è difficile che esca prima del 2016: la fase di post-produzione per tradurre la performance degli attori in animazione richiede infatti molto tempo, tanto che il piano iniziale era quello di terminare almeno la recitazione live action prima che Jackson concludesse La desolazione di Smaug. Ma non è stato possibile.

Fonte: Youtube


View the original article here

Calendario 12 dicembre

Tanti auguri a:

Jennifer Connelly (43)
Bill Nighy (64)
Tom Wilkinson (65)
Mädchen Amick (43)

Sorry, I could not read the content fromt this page.

View the original article here

Golden Globe Awards 2014: 12 Years a Slave domina, La grande bellezza in lizza per Miglior film straniero. Le nomination

Sono state appena annunciate le nomination dei Golden Globe Awards 2014, aprendo così la stagione dei premi d’eccellenza nei settori dell’intrattenimento televisivo e cinematografico. La cerimonia ufficiale è prevista per il prossimo 12 gennaio a Beverly Hills e sarà condotta da Tina Fey ed Amy Poehler. Ad annunciare i candidati nelle varie categorie sono stati Aziz Ansari, Zoe Saldana e Olivia Wilde. Tra i favoriti di quest’anno c’è senza dubbio 12 Years A Slave di Steve McQueen, che dopo aver trionfato a Toronto ed essere in lizza per gli Independent Spirit Awards di marzo, ha conquistato ben sette candidature (così come American Hustle), tutte nelle categorie più importanti, segno che il film sarà uno dei grandi protagonisti anche alla notte degli Oscar. Grande soddisfazione, inoltre, per il nostro La grande bellezza, candidato a Miglior film straniero dopo essere stato eletto Miglior film europeo agli European Film Awards 2013. Più equilibrata, invece, la lotta tra le serie tv, con pezzi da novanta come Breaking Bad e House of Cards.

CINEMA

Miglior Film Drammatico
“12 Years a Slave”
“Captain Phillips”
“Gravity”
“Philomena”
“Rush”

Miglior Film Musical o Commedia
“American Hustle”
“Her”
“Inside Llewyn Davis”
“Nebraska”
“The Wolf Of Wall Street”

Miglior Attore in un Film Drammatico
Chiwetel Ejiofor, “12 Years a Slave”
Idris Elba, “Mandela: Long Walk To Freedom”
Tom Hanks, “Captain Phillips”
Matthew McConaughey, “Dallas Buyers Club”
Robert Redford, “All Is Lost”

Miglior Attore in un Film Musical o Commedia
Christian Bale, “American Hustle”
Bruce Dern, “Nebraska”
Leonardo DiCaprio, “The Wolf of Wall Street”
Oscar Isaac, “Inside Llewyn Davis”
Joaquin Phoenix, “Her”

Miglior Attrice in un Film Drammatico
Cate Blanchett, “Blue Jasmine”
Sandra Bullock, “Gravity”
Judi Dench, “Philomena”
Emma Thompson, “Saving Mr. Banks”
Kate Winslet, “Labor Day”

Miglior Attrice in un Film Musical o Commedia
Amy Adams, “American Hustle”
Julie Delpy, “Before Midnight”
Greta Gerwig, “Frances Ha”
Julia Louis-Dreyfus, “Enough Said”
Meryl Streep, “August: Osage County”

Miglior Attore Non Protagonista
Barkhad Abdi, “Captain Phillips”
Daniel Bruhl, “Rush”
Bradley Cooper, “American Hustle”
Michael Fassbender, “12 Years a Slave”
Jared Leto, “Dallas Buyers Club”

Miglior Attrice Non Protagonista
Sally Hawkins, “Blue Jasmine”
Jennifer Lawrence, “American Hustle”
Lupita Nyong’o, “12 Years a Slave”
Julia Roberts, “August: Osage County”
June Squibb, “Nebraska”

Miglior Regia
Alfonso Cuaron, “Gravity”
Paul Greengrass, “Captain Phillips”
Steve McQueen, “12 Years a Slave”
Alexander Payne, “Nebraska”
David O. Russell, “American Hustle”

Miglior Sceneggiatura
Spike Jonze, “Her”
Bob Nelson, “Nebraska”
Jeff Pope and Steve Coogan, “Philomena”
John Ridley, “12 Years a Slave”
Eric Warren Singer and David O. Russell, “American Hustle”

Miglior Colonna Sonora Originale
“All Is Lost”
“Mandela: Long Walk to Freedom”
“Gravity”
“The Book Thief”
“12 Years a Slave”

Miglior Canzone Originale
“Atlas,” Coldplay (“The Hunger Games: La Ragazza di Fuoco”)
“Let It Go,” Idina Menzel (“Frozen”)
“Ordinary Love,” U2 (“Mandela: Long Walk to Freedom”)
“Please Mr. Kennedy,” Oscar Isaac, Justin Timberlake and Adam Driver (“Inside Llewyn Davis”)
“Sweet Than Fiction,” Taylor Swift (“One Chance”)

Miglior Film Straniero
“Blue is the Warmest Color”
“La Grande Bellezza”
“The Hunt”
“The Past”
“The Wind Rises”

Miglior FIlm D’Animazione
“I Croods”
“Cattivissimo Me 2?
“Frozen”

TELEVISIONE

Miglior Serie Drammatica
“Breaking Bad”
“Downton Abbey”
“The Good Wife”
“House of Cards”
“Masters of Sex”

Miglior Attore in una Serie Drammatica
Bryan Cranston, “Breaking Bad”
Liev Schreiber, “Ray Donovan”
Michael Sheen, “Masters of Sex”
Kevin Spacey, “House of Cards”
James Spader, “The Black List”

Miglior Attrice in una Serie Drammatica
Julianna Margulies, “The Good Wife”
Tatiana Maslany, “Orphan Black”
Taylor Schilling, “Orange is the New Black”
Kerry Washington, “Scandal”
Robin Wright, “House of Cards”

Miglior Commedia Televisiva
“The Big Bang Theory”
“Brooklyn 99?
“Girls”
“Modern Family”
“Parks and Recreation”

Miglior Attore in una Commedia Televisiva
Jason Bateman, “Arrested Development”
Don Cheadle, “House of Lies”
Michael J. Fox, “The Michael J. Fox Show”
Jim Parsons, “The Big Bang Theory”
Andy Samberg, “Brooklyn 99?

Miglior Attrice in una Commedia Televisiva
Zooey Deschanel, “New Girl”
Lena Dunham, “Girls”
Edie Falco, “Nurse Jackie”
Julia Louis-Dreyfus, “Veep”
Amy Poehler, “Parks and Recreation”

Miglior Miniserie o Film per la Televisione
“American Horror Story: Coven”
“Behind the Candelabra”
“Dancing on the Edge”
“Top of the Lake”
“White Queen”

Miglior Attore in una Miniserie o Film per la Televisione
Matt Damon, “Behind the Candelabra”
Michael Douglas, “Behind the Candelabra”
Chiwetel Ejiofor, “Dancing on the Edge”
Idris Elba, “Luther”
Al Pacino, “Phil Spector”

Miglior Attrice in una Miniserie o Film per la Televisione
Helena Bonham Carter, “Burton and Taylor”
Rebecca Ferguson, “The White Queen”
Jessica Lange, “American Horror Story: Coven”
Helen Mirren, “Phil Spector”
Elisabeth Moss, “Top of the Lake”

Miglior Attore Non Protagonista per una Serie, Miniserie o Film per la Televisione
Josh Charles, “The Good Wife”
Rob Lowe, “Behind the Candelabra”
Aaron Paul, “Breaking Bad”
Corey Stoll, “House of Cards”
Jon Voight, “Ray Donovan”

Miglior Attrice Non Protagonista per una Serie, Miniserie o Film per la Televisione
Jacqueline Bisset, “Dancing on the Edge”
Janet McTeer, “White Queen”
Hayden Panettiere, “Nashville”
Monica Potter, “Parenthood”
Sofia Vergara, “Modern Family”

Fonte: GoldenGlobes


View the original article here

David O. Russell presenta a Roma American Hustle: «Le storie contano poco, quel che importa è il cuore»

David O. Russell è il prototipo perfetto dell’artista newyorchese. Camicia bianca, occhiali squadrati, gilet, cravatta e ciuffo ribelle, con quell’aplomb da hipster vintage, ti dà l’idea di uno che annota i suoi pensieri su una Moleskine mentre sorseggia un caffè bio in un bar di Williamsburg. Sorridente, e un po’ sornione, si dichiara felice e onorato di essere a Roma mentre giochicchia con le cuffie e chiama accanto a sé l’interprete, perché non vuole sentire la traduzione via radio «come nelle Nazioni Unite».

Sbarcato nella capitale per raccontare American Hustle, Russell riesce a tenere banco per più di mezz’ora con una sola domanda sulla musica, canticchiando una delle sue canzoni preferite e divertendo tutti, ma è anche un uomo che sa mostrare il suo lato più intimo mentre racconta del suo passato, non proprio roseo. Il sangue italiano che gli scorre nelle vene si fa sentire quando interrompe (spesso e volentieri) l’infaticabile interprete per farsi ripetere le frasi, ripetendole poi a bassa voce, cercando di togliere un po’ di ruggine alla lingua insegnatagli dai nonni materni.

American Hustle è il terzo film di un’ideale trilogia che comprende The Fighter e Il lato positivo, e si basa sull’operazione sotto copertura ABSCAM condotta dall’FBI tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, in cui gli agenti federali collaborarono con un truffatore di professione per stanare membri del consiglio e vari politici corrotti. Christian Bale interpreta il truffaldino imbroglione con l’alopecia Irving Rosenfeld, la sua partner in crime è la bellissima, e disposta a tutto, Amy Adams mentre la moglie di Irving, Rosalyn, è interpretata da Jennifer Lawrence. A capo dell’operazione Bradley Cooper che abbandona le parti da bravo ragazzo per ritornare a vestire i panni dell’infamia, questa volta con bigodini rosa a completamento del quadro.

Come in ogni film che si rispetti i fatti narrati sono in parte veri, in parte fittizi. Ecco cosa ci ha raccontato il regista a riguardo.

Come ha lavorato con le musiche in questo film?
David O. Russell
: «La musica ha assunto sempre maggiore importanza nei miei film. È stato un crescendo, un aumento progressivo. Questo film ha più scene di danza di qualsiasi altro che abbia fatto. Credo di aver vissuto tutta la mia vita affinché potessi realizzare queste tre opere, ho la sensazione che fossi destinato a fare esattamente questo. Tutto il resto è stato una preparazione. Amo le canzoni trascurate e amo usarle in modo inaspettato, come per gli attori. Per esempio Christian Bale e Melissa Leo in The Fighter cantano I started a Joke, dei Bee Gees. Quando ero piccolo odiavo quella canzone ma da grande ho cominciato ad apprezzarla  e per questo ho scelto di farla cantare ai miei protagonisti. Live or Let Die, credo che sia magnifica e molto cinematografica, anche se la gente non va in giro a dire che è la sua canzone preferita. Mi piace perché contribuisce a rappresentare questo personaggio. Si cambia solo quando ci si spaventa, e delle volte devi uccidere qualcosa per farne vivere una nuova. Per questo motivo l’ho trovata perfetta per il personaggio di Jennifer Lawrence».

Per questo motivo i suoi film sono difficili da classificare come genere?
DOR: «Non avrei alcun interesse a narrare di personaggi cinici o avidi, non mi interessano affatto personaggi così. Quello che m’interessa è perché vivono, chi sono, per questo in The Fighter, Il lato positivo e American Hustle ci sono dei personaggi che fanno i conti con chi sono, sono stati, e saranno. Questo loro continuo divenire è centrale nell’intera narrazione e non si verifica solo nel terzo atto del film. La passione per la vita per me è centrale. La sofferenza, il dolore, sono facili da raccontare nei film, quello che voglio fare io è raccontare personaggi che esulano la caratterizzazione. Io non dico mai che faccio un film sulla boxe o una commedia, io faccio film che vanno al di fuori di una specifica categoria».

Le sue ultime tre opere dimostrano uno stato di grazia personale. C’è una spiegazione razionale di questo momento di fortuna nella sua carriera?
DOR
: «Sono diventato un regista diverso perché la vita mi ha portato ad esserlo. Dopo aver fatto i primi film mi sentivo perso, non sapevo più che cosa raccontare o che storia fare. Per questo ho cominciato a cambiare il modo in cui raccontavo le storie. Ho un figlio bipolare e ho passato tanto tempo con lui, poi ho divorziato, sono finito al verde, e non ho fatto film per circa sei anni. È stato un periodo difficile, ma il regalo è che mi ha portato vicino alla realtà delle cose. La vita mi ha messo in ginocchio e ho riflettuto e pensato molto. Avevo capito che le storie dovevano partire dal mio cuore, da dentro, vivere partendo dall’istinto non dal cervello, dall’emozioni e le passioni. E questo vale per i miei personaggi, non vivono di ragionamento o raziocino, ma vivono in maniera emozionale e passionale la vita. La storia è importante ma sono i miei personaggi quelli che contano di più. Era come se sapessi chi fossero, e potessi vivere raccontando le loro storie. Amo il modo in cui parlano, combattono, fanno l’amore, e questo mi interessa di più delle storie stesse. Il cambiamento è arrivato con quello che ho vissuto nella mia vita, i film che ho lasciato incompiuti non partivano dal punto giusto, non erano in linea con ciò che ero. Poi ho scritto Il lato positivo come un lavoro per Sydney Pollack, l’anno in cui è morto ed è cambiato tutto».

Il film si apre con la frase «alcuni dei fatti narrati sono reali». Quali di questi fatti allora sono effettivamente veri?
DOR
: «La cosa più vera è che queste persone erano innamorate e avevano un gran cuore. Io racconto i fatti che servono al tema che voglio portare nel film, a me interessa il tema di reinventarsi, sopravvivere e ritirarsi su. Questi fatti sono quelli che ho utilizzato per motivare e fare andare avanti la storia. Paradossalmente le storie vere sono quelli più buffe di quelle inventate, ma sarebbe estremamente noioso elencarvele tutte, sarebbe come se un mago si mettesse a tavolino e svelasse i suoi trucchi di magia».

Nei suoi film inserisce sempre personaggi italoamericani. C’è una particolare motivazione personale in questa scelta?
DOR
: «I miei nonni da parte di mamma erano calabresi, ecco perché ho a cuore gli italo-americani. Mia madre era una segretaria italiana cattolica. La mia famiglia è sparsa in tutti e cinque i quartieri di New York e ho passato tanto tempo a osservarli, loro sono una cassa del tesoro da cui attingere per raccontare le mie storie».

Conosce qualcosa del cinema italiano, ha dei registi di riferimento?
DOR
: «Lina Wertmuller, Fellini, De Sica, Rossellini, Pasolini… ce ne sono troppi!».

Come giustifica il personaggio di Jeremy Renner? Soprattutto in un mondo dove la corruzione è un problema attuale.
DOR
: «Non dirò mai e poi mai che essere corrotti è una buona idea, ovviamente non avrebbe dovuto farlo, e ci sono persone che si rifiutano di prendere mazzette. Credo che in un certo senso prima fosse un tempo più innocente. I soldi nella valigetta forse erano qualcosa di più “puro” rispetto a oggi, dove centinaia di milioni di dollari vengono smistati in maniera più o meno legale e vengono usati per corrompere. Il mondo ora è più complicato e corrotto. Il sindaco interpretato da Jeremy mi piaceva perché era un personaggio amabile, una persona che in maniera sincera voleva bene ai propri elettori. Però ovviamente avrebbe fatto bene a non farsi corrompere».

Come fa a convincere i suoi attori a fare dei ruoli così diversi dalla loro natura?
DOR:
«Vi ho raccontato quella che è stata la mia vita, e loro lo percepiscono. So da dove vengono e dove voglio andare. Bradley Cooper e Jennifer Lawrence hanno visto The Fighter e hanno accettato di fare Il lato positivo, un film che avevo scritto prima ma che ho avuto la possibilità di fare grazie a The Fighter. Quello che cerco di realizzare è creare dei ruoli che siano degni per i miei attori. Io vado a casa loro, è come se facessi io il provino per loro! Voglio scrivere i ruoli migliori, personaggi che gli attraggono e spingono a cimentarsi e rischiare.Quel periodo della mia vita che mi ha reso molto umile e mi ha fatto capire di doverlo restare. Devi cercare di impegnarti e fare il massimo, continuando a sentire i morsi della fame, mantenendo i budget bassi senza pensare ai risultati al botteghino o altro. Questo è lo stimolo a dare il meglio di sé».


View the original article here